mercoledì 12 novembre 2008

Linda e il controllore

Oggi mi va di tornare serio, perchè qua non c'è da ridere. Quasi un mese fa, su un autobus di linea dell'ATC, a Bologna, sale un verificatore. Tutto normale. Sull'automezzo, sono le otto di mattina, si presume ci sia un nutrito numero di utenti, è ora di punta. Il controllore fa il suo mestiere, verifica che tutti dispongano di un titolo di viaggio valido, è pagato per questo.
Tra i passeggeri un piccolo gruppo presumibilmente di etnia rom non in regola, in poche parole sta viaggiando senza averne diritto. La norma vuole venga verbalizzata l'infrazione, invece il controllore perde le staffe ed inveisce con parole dure verso gli abusivi. Il caso vuole che un utente ascolti il colloquio e riferisca del contenuto non con una denuncia alla polizia, non con un esposto all'azienda trasporti, ma con una lettera al quotidiano "La Repubblica", edizione locale di Bologna.
La lettera viene pubblicata e il controllore viene sospeso a tempo indeterminato dal suo datore di lavoro. Amen, la giustizia trionfa, i buoni vincono e il cattivo ha la sua giusta punizione.
Ma questo non è il paese delle Lindameraviglie, dove tutto è bianco o nero e, qualcuno può rimanere perplesso, stupito, che in un Paese dove si offrono seconde possibilità a tutti, assassini, mafiosi e terroristi compresi, si lasci senza stipendio una persona che fino al giorno prima aveva sempre fatto il suo dovere per bene.
Il verificatore sospeso scrive una lettera di replica a "La Repubblica", che non viene pubblicata. Fa un po' l'investigatore e scopre che il 2 settembre l'indomito passeggero, amico dei giusti e vendicatore dei deboli, era stato da lui sanzionato, in quanto abusivo.
Questo certo non cambia le cose, ma dà sicuramente da pensare a uno che vuole capire come siano realmente andate le cose.
Attraverso il blog di un collega prova a far sentire la sua voce, ammettendo di essere stato eccessivo, ma di aver reagito a pesanti provocazioni, che l'autrice della denuncia, Linda Serra, ha omesso, nella lettera al quotidiano locale e in un articolo del suo blog.
Addirittura inizialmente nel titolo di questo si parlava di kapò e di terzo reich, poi cambiato in un più neutro "Alice in wonderland" (coda di paglia?) , in cui censura regolarmente tutti i commenti che non gli garbano, ho provato personalmente l'emozione di essere censurato dalla Serra.
Da lasciare oltremodo senza parole la risposta data ad un utente che si lamentava di questo comportamento.
"Beh…è il mio Blog, si scrivo solo quello che mi pare…
Se hai qualcosa da scrivere,apri un blog anche tu!"
Evviva la nostra paladina dei Giusti, sostenitrice della pluralità dell'informazione.
Che critica a fare Berlusconi se nel suo piccolo si comporta alla stessa maniera?
Mah!!!
Infine, mi ha colpito un articolo che tratta di uno dei suoi idoli musicali
Linda ama le vecchie canzoni di Vasco Rossi, chissà forse anche "Colpa d'Alfredo".
Per chi non se la ricordasse il testo recita:
"E' andata a casa con il negro la troia" e poi "l'ho vista uscire mano nella mano con quell'africano che non parla neanche bene l'italiano".
Signora Serra, questo è razzismo allo stato puro, corra, lei che è Giusta, a denunciare il Vasco a "La Repubblica"!
Come dice? Non è razzismo ma "cantare il disagio di una generazione disperata con la semplicità e l’umiltà di chi ha sempre detto le cose come stanno senza girarci troppo attorno".
Ha ragione, Vasco è figo, un controllore ATC che prende 1200 euro al mese e ora neppure quelli non merita nulla, se non insulta il diverso davanti ad almeno 50000 persone.
Non so cosa dire, al giorno d'oggi va tutto alla rovescia e soprattutto il vecchio detto che ora recita:
"Chi ha peccato, scagli la prima pietra", specie se la devi tirare contro al verificatore che ti ha multato poco tempo prima".
Un saluto.
PS Tengo a precisare che non condivido la reazione del controllore, solo che credo abbia sufficientemente pagato il suo errore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie della visita.

E dimentichi anche che la sig.ra Serra, paladina della legge che vuole punizioni esemplari per chi sgarra, poco sotto il post del Vasco, ne pubblica un altro in cui esalta gli hacker che hanno violato il sito di Tremonti.

Anche il defacing di una pagina web è un reato penale, però siccome lo fanno quelli che la pensano come lei, evidentemente va bene. Anzi hanno difeso la democrazia!

QUANTA IPOCRISIA SIGNORA SERRA!

Cavallo Fumoso ha detto...

Sì, ipocrisia credo sia la parola giusta, amore per la giustizia solo quando conviene. Io mi chiedo dove sia la giustizia nel lasciare senza stipendio una persona, che ha comunque reagito ad una provocazione, per un mese senza farle sapere se e quando verrà reintegrata.
Sia chiaro, io non propongo di dare una medaglia al controllore, che HA SBAGLIATO, allo stesso tempo ritengo che la sua punizione sia stata esagerata rispetto alla mancanza compiuta.
C'è stata una denuncia penale da parte delle persone che sarebbero state insultate? Non mi pare, ci sono stati altri passeggeri sul bus che si sono sentiti feriti dal comportamento del verificatore? Pare di no.
E allora se fossero venuti alle mani cosa sarebbe capitato al controllore, forse la pena capitale?