mercoledì 5 novembre 2008

Ultima sigaretta!


Doveva essere per ieri sera ma era una di quelle giornate in cui è sconsigliabile smettere di fumare, d'altra parte si sa che quando arriva il momento fatale ci deve per forza sempre accadere qualcosa: un inconveniente, una giornata di merda al lavoro, qualcuno che rompe le palle, cene di famiglia, una perturbazione atlantica...
Oggi la giornata non sta andando male, fuori c'è il sole , tutto un pomeriggio libero per rilassarmi, non aspetto nessuno a cena ed ho deciso che è giunto finalmente il momento di cominciare la grande avventura.
Siccome ho deciso che fumerò per l'ultima volta quando finirò di scrivere questo articolo e mi rimane ancora qualche sigaretta nel pacchetto dovrò riflettere molto per trovare le parole da usare, inserire qualche aneddoto per prolungare l'agonia della mia assuefazione, raccontare magari qualcosa di me.
Da qualche mese sono entrato nel club degli "anta" (nato ad aprile del 1968) e la cosa sul momento non mi ha impressionato più di tanto, ma poi si comincia a pensare all'idea che la vita è un percorso e io sono arrivato circa alla metà. Si spera sempre di vivere il più a lungo possibile specie se c'è la salute, ma esiste la possibilità non remota che davanti a me rimanga meno tempo di quello ho già trascorso,specie continuando a fumare come una vaporiera (e a mangiare come un porcello all'ingrasso).
Spero di essermi spiegato, non so se questi pensieri sono tipici dei quaranta, se prima o poi vengono a tutti e quando cominciano a passarti nella testa. Forse dipende dalla vita che si conduce, un salutista penserà di campare minimo cent'anni e considererà di essere a metà della sua vita intorno ai cinquanta, altri che magari soffrono di qualche malattia cronica queste considerazioni le fanno prima, chissà...
E pensa che sfiga, magari uno fa di tutto per preservarsi la salute poi magari gli cade un pianoforte sulla testa e ci rimane!
Mi ha colpito una notizia di ieri: un autobus carico di pensionati in gita si è incendiato per colpa di un vecchietto che ha fumato una sigaretta chiuso nel bagno di nascosto. Sono morte venti persone per colpa di uno che non è stato capace di rinunciare al suo vizio nemmeno per poche ore.
I danni del fumo sono peggiori di quanto si immagini e non voglio fare della facile ironia, ho letto nel tentativo di autoconvicermi a smettere notizie terrificanti di gente arsa viva nel suo letto perchè addormentata con la "paglia" accesa, boschi in fiamme per una cicca buttata distrattamente dal finestrino e altro ancora.
Ora comunque sto finalmente fumando l'ultima sigaretta, anzi l'Ultima Sigaretta.
Mi rendo conto di essere stato eccessivamente tragico in questo post e mi riprometto nei prossimi di essere più divertente.
Ecco, l'ho spenta e per oggi vi saluto.

Nessun commento: